Categoria: Pillole di Marketing

1. Ordinare “Deve fare così perché lo dico io”

2. Moraleggiare “Certo, se avesse fatto come le avevo detto io…”

3. Giudicare “Sicuramente se lo avessi fatto io sarebbe stato meglio”

4. Minimizzare “Mi sembra irrilevante se fa così…”

5. Interpretare/investigare “Perché sta facendo così?” 

6. Umiliare “Avete visto tutti? Ha fatto così e ora…”

1. Teoria dell’equilibrio

Quando c’è uno squilibrio, la persona cerca di ripristinare l’equilibrio modificando una delle tre cose: credenze, azioni o atteggiamenti.

2. Teoria delle dissonanze cognitive

Si verifica una dissonanza quando le credenze o le azioni di una persona sono in conflitto.
La persona cerca di ridurre la dissonanza modificando le sue credenze o azioni.

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3. Teoria delle risposte cognitive

Il comportamento dipende da come percepiamo la situazione e da cosa giudichiamo importante.

4. Teoria dell’apprendimento sociale: 

Sostiene che le persone imparano nuovi comportamenti osservando modelli sociali, come gli altri consumatori. 

5. Teoria dell’auto-percezione

Secondo cui le persone capiscono i propri atteggiamenti e stati d’animo osservando il proprio comportamento.

6. Teoria dell’implementazione delle intenzioni

Sostiene che le persone hanno più probabilità di realizzare i propri obiettivi quando formulano piani specifici su quando, dove e come agiranno. 

Affidiamo al proprietario del cane la responsabilità della propria istruzione e acquisizione delle competenze.

L’educazione del cane deve essere basata sulla realtà quotidiana e sulle esperienze della propria realtà.

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Il programma da seguire deve essere basato su obiettivi significativi decisi dal proprietario e dalla famiglia (escludendo le scelte statiche dell’educatore) e senza che violino i progetti di vita già in corso.

Bisogna aver ben chiaro le competenze reali del proprietario e dei familiari.

La nostra figura deve creare una ricezione attiva, il proprietario deve percepirsi diverso dall’essere un alunno, né minacciato dal cambiamento proposto.

1. Religioso

Intendiamo la capacità di coinvolgere e far appassionare il cliente alla vita col cane, a trasmettere che il cane oltra a essere un animale da educare a stare tranquillo, è pure un compagno di vita. 

2. Tecnico

Riuscire a entrare in dibattiti accademici per spiegare l’importanza della corretta relazione, del valore delle regole nella psiche canina, del benessere animale, per esempio che le passeggiate quotidiane sono necessarie all’apertura mentale dei confini del cane e oltre che per far fare i bisogni fuori casa.

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3. Politico

Trasmettere degli ideali e dei valori da portare avanti, far percepire al proprietario come la corretta educazione del singolo cane porti un beneficio alla comunità, come la relazione col cane diventi un modo per educare anche chi è estraneo a questo mondo o avvezzo dall’amare i cani.

1. Paleocorteccia

deputato alla Sopravvivenza, la respirazione, la regolazione della pressione sanguigna e la digestione.

2. Archicorteccia

questo strato è deputato al soddisfacimento dei bisogni primari quali fame, sete, accoppiamento e un sistema di memoria molto elementare. Detto anche Limbico

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3. Neocorteccia

quella degli esseri umani e dei mammiferi più evoluti, deputata al pensiero e alla memoria. 

1. Concretezza, semplicità, familiarità:

Il cervello umano preferisce i concetti concreti piuttosto che quelli astratti. Le parole semplici e familiari e le immagini concrete sono più efficaci nel catturare l’attenzione e fare leva sulla memoria. 

2. Emozioni

Le emozioni attivano maggiormente il cervello e migliorano la memorizzazione. Il neuro-marketing punta su un linguaggio e storie che riescano a suscitare emozioni positive nel consumatore.

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3. Inizio e Fine:

Il cervello umano ha bisogno di un inizio e di una fine quando elabora le informazioni. Bisogna quindi strutturare i messaggi con una chiara introduzione e conclusione.

4. Contrasto: 

Le differenze, il contrasto e il cambiamento catturano di più l’attenzione del cervello rispetto a quanto ci si aspetterebbe. E’ il principio degli Aforismi.

5. Visivo:

L’elaborazione visiva è più veloce e coinvolgente di quella verbale. Immagini, forme e colori consentono di pensare per immagini

6. Egocentrico:

Il cervello rettile ragiona a senso unico, poco importa che tu debba vendere, io penso soltanto ai vantaggi per me stesso.
Questo concetto di egocentrismo ed egoismo regola inconsciamente le scelte soprattutto nei termini di sopravvivenza, sicurezza e benessere. 

1. Visitatori diretti:

Sono stati attirati da noi mentre cercavano già quel servizio.

2. Visitatori indiretti

Gli hanno consigliato di rivolgersi a noi.

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3. Visitatori solo per informazioni:

Indecisi se iniziare o meno a usufruire dei nostri servizi.

4. Visitatori comparativi: 

Convinti del servizio, stanno contattando varie aziende per scegliere a chi affidarsi.

5. Visitatori utopici:

Cercano un servizio inesistente o con richieste assurde.

6. Visitatori diffidenti:

Mostrano sfiducia delle nostre condizioni o vogliono sentirsi dire che per loro tutto è inutile senza possibilità di soluzione.

Attenzione: Passeggio col mio cane educato nella stessa zona cercando che sia lui a guardarmi e notare la differenza nella gestione del cane.

Interesse: Scambio due chiacchiere di circostanza per fargli capire che ne capisco di cani e che l’atteggiamento del mio cane è frutto di un lavoro specifico.

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Desiderio: Cerco di suscitare in lui il desiderio di avere dei risultati simili e risolvere quella dinamica col suo cane.

Azione: Infine, quando lui mostra il desiderio di riuscirci, gli lascio il numero invitando a prenotare una lezione o direttamente, solo in quel momento, gli fisso un appuntamento al centro cinofilo.

Remarketing di base: Mostriamo la CTA a tutti i clienti.

Remarketing mirato: Mostriamo la CTA a una tipologia filtrata di clienti.

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Remarketing temporale: Mostriamo la CTA in base all’ultimo contatto con noi.

Cross-selling: Proporre un servizio simile a quello già acquistato. (valore economico o tipologia).

Up-selling: Proporre un servizio di valore nettamente superiore a quello acquistato.

Down-selling: Proporre un servizio di valore inferiore a quello acquistato.

Re-selling: Proporre lo stesso servizio.